L’Ottocento a Villa Farnesina

L’Ottocento a Villa Farnesina

Con Italo raggiungi comodamente Roma e puoi visitare con una speciale promozione la mostra "L’Ottocento a Villa Farnesina. Il Duca di Ripalda, il conte Giuseppe Primoli e Roma nuova Capitale d’Italia", a cura di Virginia Lapenta e Valeria Petitto, che racconta gli aspetti comuni di due personaggi, il Duca di Ripalda e il Conte Primoli, entrambi "stranieri" in una città che non conoscevano. I due si conobbero e si frequentarono (così come si evince dai diari di Giuseppe Primoli di quegli anni) e vissero entrambi in palazzi affacciati sul Tevere, Villa Farnesina e Palazzo Primoli.

 

ottocento villa farnesina sito

 

Il percorso espositivo accompagna il visitatore nella scoperta di queste due figure a partire dal loro incontro: raccontandone la storia si metterà in luce il loro rapporto con la città in cambiamento e le fotografie scattate dal Conte Primoli negli ultimi anni dell’Ottocento diventeranno il fil rouge che guiderà nelle varie tappe del percorso.

Ogni tappa evidenzia, inoltre, l’aspetto ottocentesco della sala di Villa Farnesina in cui il visitatore si trova, mettendo l’accento sui dettagli e sui particolari degli apparati decorativi e approfondendo soprattutto gli ornamenti pittorici a finti tendaggi e i succhi d’erba appositamente concepiti a complemento dell’esistente decorazione a fresco rinascimentale.

Una sala multimediale racconta l’evoluzione delle decorazioni tessili sulle pareti che dal Cinquecento all’età contemporanea, dagli arazzi ai corami e alla carta da parati, hanno caratterizzato anche la Villa Farnesina come indicatori del benessere del proprietario.

L’ultima sezione della mostra, posta al primo piano della Villa, racconta la città "intorno a Villa Farnesina", con un focus su Palazzo Farnese, su Palazzo Corsini e, grazie alla collaborazione con la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, sulle vicende delle Mura Aureliane nell'Ottocento, in particolare sul tratto cosiddetto "della Farnesina", oggi visibile all'interno del giardino della Villa, che costituisce uno dei pochi resti della cinta muraria ancora conservati sulla riva destra del Tevere.

Infine, l’esposizione a cura dell’École française de Rome di alcuni disegni dell’architetto Virginio Vespignani, uno dei protagonisti di quel processo artistico-architettonico di renovatio urbis che voleva avvicinare Roma ai modelli delle capitali europee moderne.

 

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