‘Gli altri ti raccontano l’Italia com’è, noi come sarà’. Uno sguardo nuovo sul nostro paese che resiste costruendo coesione e una finestra aperta verso il futuro. Così nasce “Il Paese della Sera”, la nuova rivista quindicinale dedicata al mondo del volontariato e del sociale, che da lunedì 27 giugno viene distribuita gratuitamente a bordo dei treni Italo in partenza la mattina da Napoli e Milano.
Un racconto positivo dell’Italia della solidarietà insieme a un progetto sociale promosso dall’organizzazione WSC in collaborazione con Italo Treno, Comunità di Sant’Egidio, Fondazione Cariplo, Fondazione Bracco, sezione sociale del Corriere della Sera e Fondazione CON IL SUD. Sarà infatti un gruppo di ragazzi, giovani volontari, a distribuire ogni mattina direttamente sui treni Italo le copie de “Il Paese della Sera”. Obiettivo: garantire una fonte di reddito ai giovani in difficoltà e sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della solidarietà, della cittadinanza attiva e della responsabilità sociale d’impresa. La nuova iniziativa presentata oggi a Milano nella nuova Lounge di Italo della Stazione Centrale ha visto la partecipazione di Diana Bracco, Presidente Fondazione Bracco, Andrea Faragalli, Presidente NTV SPA, Sergio Urbani, Direttore Generale Fondazione Cariplo, Roberto Zuccolini, Portavoce Comunità Sant’Egidio e di Luca Mattiucci, responsabile Sezione Sociale di Corriere.it.
La rivista ospita a titolo volontario giornalisti e firme dei media mainstream e del mondo della cultura, per portare al pubblico contenuti, opinioni e notizie originali e di qualità sui temi dell’innovazione sociale, esempi concreti di soluzioni e buone pratiche che rispondono in modo creativo ai problemi sociali. La copertina del primo numero della rivista porta la firma di Aldo Cazzullo, editorialista del Corriere della Sera, con un corsivo dal titolo ‘Siate felici’ ispirato al famoso discorso di Bob Kennedy sulla felicità. «In un momento in cui le disuguaglianze sono sempre più marcate, - scrive Cazzullo - in cui 50 persone sono più ricche di 3 miliardi di altre persone, ricordare che non molto tempo fa è esistito un leader americano convinto che il denaro non fosse la misura di tutte le cose è molto significativo. Questo non ci esime dal lavorare e dal crescere; ci ricorda che attraversiamo una fase cruciale della storia, in cui non possiamo e non dobbiamo smarrire la nostra umanità, in cui non ci è consentito ripiegarci su noi stessi, deprimerci, arrenderci, rassegnarci».
Questo l’intento con cui nasce “Il Paese della Sera” e sono proprio le storie raccontate nelle pagine della rivista, - dalla periferia risorta del Trullo a Roma grazie ai murales colorati dei Pittori Anonimi, alle nuove frontiere della grafica 3D delle protesi per disabili, fino ai corridoi umanitari di Sant’Egidio, i giovani di Fondazione Cariplo con la sua “Factory”, i percorsi inclusivi per le donne della
Fondazione Bracco e le infrastrutture sociali nel Mezzogiorno della Fondazione CON IL SUD – a disegnare un ritratto ‘a colori’ del nostro paese, lontano dalla retorica e attento a quanti sono già impegnati a costruire le risposte ai vecchi e nuovi bisogni di chi vive alle prese con la fragilità.
«L’integrazione è un tema che nell’opinione pubblica alimenta dubbi e paure, e proprio per questo va spiegato come fenomeno epocale da gestire positivamente», afferma Diana Bracco, Presidente Fondazione Bracco. «La rivista “Il Paese della Sera” può dare il suo contributo. E così anche Fondazione Bracco che con il suo impegno verso giovani e migranti genera valore sociale facendo leva su idee, competenze, territori e reti. Esempi concreti sono il progetto ‘Diventerò’, che ha portato all’occupazione centinaia di giovani con percorsi creati su misura e ‘Prevenzione Amica delle Donne Migranti’ che offre un sostegno sanitario a più di 500 donne giunte nel nostro Paese in condizioni di vulnerabilità».
«Italo ha accolto con grande entusiasmo l’invito a collaborare a questo progetto ed è orgoglioso di mettere a disposizione i suoi treni per diffondere storie di successo nell’ambito del volontariato, dell’integrazione e della solidarietà», dichiara Andrea Faragalli, Presidente NTV SPA. «Un’impresa ha il dovere di rendersi utile alla comunità in cui opera sostenendo iniziative volte al suo miglioramento e il nostro treno da oggi non connette solo luoghi e persone, ma anche idee e valori; Italo diventa “una piazza in movimento” dove diffondere progetti di coesione sociale».
«L’occupazione giovanile è una priorità per Fondazione Cariplo: ogni anno, migliaia di ragazzi trovano un’opportunità di impiego in progetti in ambito culturale, green, nella ricerca scientifica e nel sociale nei progetti che sviluppiamo insieme alle organizzazioni non profit», spiega Sergio Urbani, Direttore Generale Fondazione Cariplo. «“Il Paese della Sera” è coerente con i nostri impegni, perché punta a coinvolgere giovani in difficoltà. E aggiunge due punti di forza: la collaborazione con il mondo delle imprese; e la potenza comunicativa di strumenti che riescono a raccontare la soluzione dei problemi, con questi ragazzi che da oggi viaggeranno su questi treni con il sorriso per essere stati rimessi in gioco, tra la gente».
«Il futuro dell'Italia, come quello dell'Europa, non può essere dei muri», racconta Roberto Zuccolini, Portavoce Comunità Sant’Egidio. «Oggi, più che mai, abbiamo bisogno di ponti, di speranza e non di paura. Come dimostrano i corridoi umanitari per i profughi, che stiamo realizzando, come prova tutto il lavoro a favore dell'integrazione portato avanti da Sant'Egidio ormai da tanti anni. L’opportunità offerta ai giovani e agli immigrati dal Paese della Sera rafforza la coesione sociale e il tessuto civile del nostro Paese».
«Ritengo il Paese della Sera una iniziativa molto interessante, per il processo e per gli obiettivi che intende raggiungere» afferma Carlo Borgomeo, Presidente Fondazione CON IL SUD. «Occorre mettere la pubblica opinione sempre più in condizione di conoscere cosa succede nei nostri territori grazie all’impegno di una società civile che crede nel valore della comunità e costruisce quotidianamente il proprio futuro. Offrire punti di vista alternativi, perché la forza del cambiamento è proprio lì, dove si sperimenta e si praticano azioni che si basano sulla solidarietà ma che sono, forse inconsapevolmente, molto di più».
La pubblicazione viene distribuita gratuitamente dal lunedì al venerdì sui treni Italo della mattina in partenza dalla Stazione Centrale di Milano e dalla Stazione Centrale di Napoli.
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