10 anni di Italo. Un traguardo storico, un compleanno significativo per un’azienda privata che, partendo da zero, ha dato il via ad una vera rivoluzione nel settore ferroviario dell’Alta Velocità, migliorando la qualità dei servizi e rendendoli al contempo più convenienti, offrendo una possibilità di scelta ai viaggiatori ed accrescendo la domanda di traffico interna. Dieci anni di concorrenza che hanno dato modo all’Alta Velocità di svilupparsi capillarmente lungo gran parte del territorio italiano, avvicinando importanti realtà economiche, sociali e culturali.
Era il 28 aprile del 2012 quando il primo treno Italo è partito dalla stazione di Napoli Centrale in direzione Milano. Ha fatto così il suo esordio sui binari italiani quello che in quel momento era il treno più moderno d’Europa, l’AGV575 prodotto da Alstom con i 25 esemplari della flotta di Italo.
La Napoli-Roma-Milano, con Firenze e Bologna, era l’unica direttrice percorsa dai treni della compagnia ma, grazie alla ferma volontà degli azionisti e del management, Italo ha intrapreso un ambizioso percorso di crescita. Negli anni ha ottenuto l’ingresso in scali ferroviari italiani importanti come Roma Termini, Milano Centrale, Torino Porta Nuova e Verona Porta Nuova, a cui si sono aggiunte fermate strategiche lungo tutto il network (Salerno, Venezia, Reggio Emila, solo per fare alcuni esempi) e nel 2017, a soli 5 anni dall’avvio del servizio, sono arrivati gli Italo EVO (evoluzione della storica famiglia dei Pendolino, sempre prodotti da Alstom). L’azienda ha acquistato ben 26 EVO, portando oggi la flotta a 51 treni totali.
Nel 2020 il settore dei trasporti è stato fortemente condizionato dall’arrivo della pandemia. Italo, a causa delle limitazioni agli spostamenti fra le diverse regioni, ha attraversato un periodo molto complicato, obbligato praticamente ad azzerare la propria offerta. Per fronteggiare l’emergenza e garantire massima tutela a passeggeri e dipendenti, la società ha investito prontamente per rendere i propri treni best in class in sicurezza. Fra le varie misure, spicca l’installazione dei filtri HEPA: Italo è il primo treno al mondo ad avere gli stessi filtri degli aerei che garantiscono ricambio continuo e costante d’aria. Nello stesso periodo, l’azienda è rimasta accanto ai dipendenti, incrementando la formazione loro dedicata, per accrescerne le competenze ed essere pronti alla ripartenza. Nonostante le difficoltà e la riduzione del traffico sulle direttrici più gettonate prima della pandemia, Italo ha deciso di scommettere sul futuro, incrementando e diversificando il network, iniziando così ad espandersi al Sud, servendo una zona del Paese con grande domanda di trasporto ferroviario di qualità. Sono stati inaugurati i collegamenti per la Calabria ed il Cilento, mentre la scorsa estate i convogli Italo sono approdati in Puglia, a Caserta e a Benevento. Una scelta premiata dal mercato, che ha dato riscontri positivi, tanto da indurre Italo a confermare queste fermate in ogni stagione dell’anno. Da pochi mesi è stata invece introdotta la linea che collega Genova a Milano, Roma e Napoli, unendo aree strategiche del Paese.
Dieci anni ricchi di avvenimenti e traguardi raggiunti: più di 100 milioni di viaggiatori trasportati, una rete che oggi vanta 53 stazioni di 48 città, 116 collegamenti al giorno ed una squadra di oltre 1400 dipendenti. Una storia di successo che ha reso l’Alta Velocità italiana un unicum nel panorama internazionale. Ad oggi il settore è un’eccellenza del made in Italy ed Italo rappresenta una case history che numerose nazioni stanno iniziando a replicare liberalizzando il mercato.